“Al Comune io c’ero”. Dopo l’attacco di Filippeschi cresce la solidarietà attorno alla lotta per la casa

A decine e decine in questi giorni hanno manifestato la propria solidarietà ai manifestanti che venerdì 13 hanno occupato il Comune chiedendo chiarezza sulle politiche per l’emergenza abitativa e sulle nuove graduatorie ERP. Lo sgombero con la celere ordinato dal Sindaco e le denunce dello stesso inoltrate in Procura contro i manifestanti hanno provocato sdegno in città. I protagonisti delle lotte nei quartieri popolari e chi lotta per il diritto alla casa sono però passati al contrattacco: ‘se è reato combattere per i nostri diritti quando chi governa ci penalizza e ci esclude, bene, allora NOI SIAMO TUTTI COLPEVOLI, di lottare per avere una casa e la dignità”. E chiediamo al sindaco di non fare la denuncia contro ignoti, ma di metterci i nostri nomi e cognomi. DENUNCIATECI TUTTI!‘ Tanta la solidarietà raccolta, così, la mobilitazione non si arresta puntando direttamente al nodo della rendita e delle risorse: ‘vogliamo le case di Bulgarella‘ hanno dichiarato sotto la Prefettura qualche giorno fa i manifestanti, ‘andremo a occuparle se non si interverrà sull’emergenza abitativa’.

Domani in mattinata verrà difeso dal Progetto Prendocasa un altro sfratto nel quartiere di Cisanello e alle 12 i movimenti per l’abitare si troveranno sotto il Comune per una conferenza stampa: ‘La Giunta Filippeschi pensa che scompariranno con la bacchetta magica quelle centinaia di famiglie che giorno dopo giorno si arrabbiano perché quando chiedono sussidi gli viene risposto “non ci sono i fondi”, e nel mentre ora TUTTI SANNO dei soldi che il sindaco non riesce e non vuol riscuotere dai vari Bulgarella, Madonna, Bottai, Pampana, Mazzarosa? Si sbaglia, noi da qui non ce ne andiamo e anzi continuiamo a lottare.

Proponiamo una galleria che testimonia la partecipazione alla campagna “Al comune io c’ero”.

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