Mobilitazione contro il dl Pillon, 10 novembre

Il 10 novembre Non una di meno tornerà a riempire le piazze di tutta Italia contro il disegno di legge Pillon e le minacce ai diritti delle donne; l’appuntamento a Pisa è alle 16.00 in Ciro Menotti.


Dalle ore 16.00 in piazza Ciro Menotti, con una piazza tematica ed un corteo a seguire, torneremo nelle strade, prendendo parola contro una proposta di legge che vuole mettere in discussione, più di quanto non lo sia già, la nostra libertà di decisione sulle nostre vite di coppia, sui percorsi di crescita dei nostri figli e delle nostre figlie e sulle nostre stesse scelte di autodeterminazione!

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Il Disegno di legge Pillon è una proposta intrisa di violenza. Non vogliamo discuterla o emendarla: la respingiamo senza condizioni e ne chiediamo il ritiro. Il 10 novembre saremo in piazza in tutte le città d’Italia con D.i.Re, la rete nazionale dei Centri antiviolenza per rispondere a questo attacco patriarcale con il grido globale dell’insubordinazione femminista.

Se il Ddl Pillon sarà approvato:

∞ La libertà di divorzio e separazione sarà nettamente limitata perché viene imposta la mediazione familiare obbligatoria a pagamento e il mantenimento diretto. Si introduce così una forte discriminazione nei confronti delle persone meno abbienti, che di solito nelle coppie sono proprio le donne: queste hanno mediamente stipendi più bassi a parità di lavoro e spesso su di loro grava la maggior parte del lavoro di cura.

∞ I figli e le figlie di coppie separate diventeranno pacchi da gestire e spostare, senza alcuna possibilità di attenzione e rispetto nei confronti delle loro necessità e del loro percorso di crescita. Inoltre, con la codificazione dell’Alienazione Parentale si obbligano i figli e le figlie minorenni a mantenere un rapporto con un genitore che abbia agito violenza domestica o molestie.

∞ Le violenze subìte tra le mura domestiche risulteranno ancora più difficili da riconoscere e denunciare: da una parte sarà impossibile allontanarsi realmente dal coniuge violento a causa degli incontri necessari per la definizione del piano genitoriale, dall’altra con l’introduzione delle nuove norme in materia di violenza domestica sarà ancora più difficile per le donne dimostrare in sede legale gli abusi subiti.

Tutto questo vuole essere proposto come legge da un senatore leghista, membro e promotore del gruppo parlamentare Vita Famiglia e Libertà, mediatore familiare (tra le altre cose, in netto conflitto di interesse con la sua funzione pubblica).

° Alla riproposizione e imposizione di un modello familiare tradizionale eteronormato
° Al disconoscimento delle famiglie cosiddette non convenzionali (solo per citarne alcune: genitori separati, coppie non sposate, famiglie monoparentali o omoparentali, famiglie allargate ed adottive) e tutte le relazioni e nuclei sociali nei quali si può intraprendere un percorso di genitorialità e cura di bambine e bambini
° A questo grave attacco alla nostra autodeterminazione, che comporta lucro e guadagno per pochi e al tempo stesso ci costringe in una posizione subordinata

NOI CI RIBELLIAMO!!!

Per questo il 10 novembre il nostro stato di agitazione permanente si farà sentire nelle piazze di molte città, a Pisa come nel resto d’Italia, tornando a ribadire che

La parola d’ordine Non una di meno! è il nostro grido di liberazione,
una scintilla globale che in ogni parte del mondo accende un fuoco di insubordinazione

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