Consiglio di quartiere a Sant’Ermete. Continua l’agitazione permanente

Pubblichiamo di seguito il resoconto del Consiglio di Quartiere di Sant’Ermete che si è tenuto sabato 18 maggio. Dopo lo stato di agitazione permanente lanciato lo scorso marzo viene lanciato un secondo ciclo di mobilitazione.

Consiglio di quartiere di sant’ermete aperto 18 maggio 2019

Sabato 18 maggio 2019 ci siamo incontrati nel consiglio di quartiere aperto a Sant’Ermete in più di cento persone. Abbiamo discusso e riscontrato questi problemi, che dall’inizio dello Stato di agitazione di quartiere non sono ancora stati presi in considerazione dalle Istituzioni.

Problemi delle famiglie in sovraffollamento.

Lo scandalo di 15 famiglie stipate dalle 5 alle 8 persone in alloggi di 38 metri quadri. Il comune ha stanziato 100mila euro per sistemare alloggi giusti, da settembre a ora nemmeno la metà dei nuclei è stato sistemato. I nostri figli continuano a non avere spazio; dormiamo tra la cucina e il bagno e nel mentre le case più grandi restano vuote. Ci hanno promesso che a giugno riprenderanno i lavori, ma siamo stanchi di promesse che vanno avanti da un anno senza RISULTATI.

Problemi delle famiglie in emergenza abitativa (che sono parcheggiate negli affittacamere).

Lo scandalo di tante famiglie in attesa della graduatoria di emergenza abitativa (utilizzo autorizzato), che abbiamo scoperto essere BLOCCATA a causa dell’incompatibilità del regolamento comunale di emergenza abitativa con la legge regionale. In particolare questa graduatoria è stata bloccata da quel provvedimento vergognoso che obbliga le famiglie extracomunitarie ad andare ogni 6 mesi a prendere un certificato che dimostra di non avere proprietà nel loro paese di origine, quando invece BASTA UNA CERTIFICAZIONE e i controlli deve farli lo Stato. Siamo esasperati. Dovevano “aiutare prima gli italiani” e invece ci hanno parcheggiato italiani e stranieri in affittacamere dove la Società della Salute spende 40 euro al giorno di soldi pubblici A PERSONA, per farci stare in stanze dove non c’è bagno e cucina riservati, dove non cambiano le lenzuola, dove c’è umidità, dove non c’è libertà di poter invitare parenti né conoscenti. Nel mentre vediamo a sant’ermete nel nostro quartiere gli alloggi vecchi tenuti a marcire, sfondati e danneggiati dall’Apes. Vogliamo che prendano subito in considerazione il nostro progetto. I soldi non devono essere regalati ai Proprietari, ma distribuiti per sistemare le case popolari. Vogliamo bloccare questo SPRECO, e fare approvare l’utilizzo degli alloggi in sant’ermete per sistemare i nuclei familiari nelle case autorecuperate ed a norma.

Problemi delle famiglie in attesa nei vecchi alloggi insalubri.

L’apes non ha convocato più di 60 nuclei per “avvisare” dei trasferimenti nei nuovi alloggi. Non vogliamo rimanere fuori dalle case nuove. Sono anni che viviamo in case malsane, abbiamo più speso noi per queste case che l’Apes a costruirle nel 1946. Adesso vogliamo conoscere quando verranno costruiti i nuovi blocchi; vogliamo sapere se la “manovra del popolo” ha stanziato i finanziamenti “per il popolo”; vogliamo che vengano regolarizzati i nuclei in emergenza nei nuovi alloggi e anche tutti i senza titolo che risiedono qui.
problemi delle famiglie senza servizi. Sant’Ermete è tagliato fuori dal benessere della città. Il cavalcavia della morte è sempre lì a ricordarci che siamo cittadini di serie Z. Noi vogliamo vedere finanziate le infrastrutture, le attività e i laboratori per fare crescere i servizi e i diritti nel nostro quartiere.

Questi problemi sono il frutto di una politica che crea: promesse e false aspettative, stimolando l’ignoranza; solitudine e invidia; incuria, insalubrità e inquinamento; paura.

C’è bisogno di lotta. C’è bisogno di investimenti in case, attività e servizi. I progetti sociali di recupero degli stabili e degli alloggi, di convivenza, partecipazione, sport, cultura, educazione sono il sale della vita comunitaria.

Per questo abbiamo deciso di convocare il secondo ciclo dello Stato di agitazione nelle prossime settimane, per avere le risposte che fino ad oggi non ci hanno dato.

La Società della Salute e la sua presidenza devono darci spiegazioni ai progetti e alle proposte che abbiamo presentato da Novembre. Ci siamo stancati di essere ignorati. Vogliamo risposte per bloccare lo sperpero dei soldi agli affittacamere e per valutare che quei soldi siano dati per progetti di autorecupero e sistemazione dei nostri quartieri dove le case popolari sono lasciate a marcire.
L’apes e l’ufficio casa di Via Fermi devono darci risposte rispetto alla nuova graduatoria di utilizzo autorizzato bloccata e rispetto ai finanziamenti per i progetti di riqualificazione.
Il Tribunale di Pisa deve essere informato della grave violazione dei diritti che la popolazione di sant’ermete sta subendo negli anni.

Comunità di quartiere di Sant’Ermete

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