95 Daspo: pre-partita in questura per accompagnare i daspati a firmare

Nella scorsa settimana sono stati convalidati i primi dei 95 daspo che le questure di Firenze e Pisa stanno dando agli ultras della Curva Nord di Pisa dopo i fatti di Empoli. La città da subito si è mostrata vicina e solidale alla componente del tifo organizzato, dimostrandolo con le oltre 6mila firme raccolte in sostegno ai daspati per richiedere l’annullamento dei provvedimenti e con la manifestazione di qualche settimana fa sui lungarni. Ciò sta a significare quanto le “tesi” delle questure che vorrebbero di fatto cancellare in un colpo solo, perchè scomodo e mai pacificato, la storia e la tradizione di un fenomeno di massa come quello del tifo a Pisa, gli rimanga difficile, trovandosi migliaia di persone che stanno prendendo parola e posizione, contro.

Anche durante la partita Pisa – Entella giocata un mese fa, fu organizzata una protesta d’impatto: 6000 persone che avevano acquistato i biglietti di Curva e Gradinata, rimasero fuori dagli spalti per i primi minuti della partita per solidarizzare con le prime notifiche dei daspo. Altri segnali concreti di contrarietà e opposizione ai daspo.

La polizia non vuole farsi sfuggire un’occasione ghiotta come questa. Ma questa lotta ai 95 ingiusti ed immotivati daspo, che lo ricordiamo vide gli ultras deportati alla questura di Firenze prima della partita con accuse gravissime di “assalto premeditato” alla tifoseria avversaria del Brescia  è stataperò sostenuta subito dall’intera città. Cancellare il tifo pisano non significherebbe soltanto vietare l’ingresso di tamburi, striscioni e fumogeni non autorizzati dalle norme vigenti; è in atto un vero e proprio disciplinamento dei comportamenti ribellistici: ad essere colpiti (con allontanamento dagli stadi per 5, 6, 7 e 8 anni con firme in questura durante le partite) non sono solo gli ultras che da decenni animano il tifo e di recente le proteste contro la vecchia società, ma sono anche quei comportamenti tradizionali e usuali in tutto il mondo come scavalcare le vetrate per entrare in campo a fine partita per prendere le maglie dei propri beniamini come lo dimostrano i nuovi daspo di 5 anni dati ad alcune persone tra cui una ragazzina di 16 ani, “colpevoli” di essere entrati in campo a fine della partita Pisa – Entella.

Proprio perchè questa lotta è ancora in divenire, visto alcuni nuovi aggiornamenti sulla questione legale dei ricorsi, la Curva Nord lancia un nuovo appuntamento di mobilitazione per martedì sera prima della partita casalinga con il Carpi: le prime persone a cui è stato convalidato il daspo non saranno lasciate sole e perciò saranno accompagnate a firmare in questura tutte insieme. Ciò che la questura vorrebbe far diventare usuale e normale, cioè firmare ogni fine settimana riducendo la libertà personale di decine di persone, potrebbe diventare un problema per la questura stessa.

Di seguito pubblichiamo il comunicato ufficiale della Curva Nord Maurizio Alberti

I Gruppi della Curva Nord comunicano che martedi prima della partita “accompagneranno” alla firma in questura i ragazzi già colpiti da DASPO.

Il ritrovo per tutti è alle ore 19,45 davanti le scuole Fibonacci in via Lalli.

Per il momento altre cose preferiamo non dirle: la situazione ad ora è in piena evoluzione, altri Daspo stanno arrivando così come qualche buona notizia sui vari ricorsi fatti dai nostri avvocati.
PISA NON SI PIEGA

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