Domani Renzi al Sant’Anna, ma Pisa dice NO

Lunedì 17, ore 8.00, Piazza Santa Caterina, mobilitazione durante la visita di Renzi

Per domani mattina il premier ha annunciato la sua visita a Pisa per incontrare privatamente il rettore della scuola d’eccellenza Sant’Anna. Renzi è in questo momento impegnato in una campagna elettorale permanente per il referendum costituzionale di dicembre; la decisione di annunciare la visita a Pisa soltanto con soli due giorni di anticipo, però, dimostra il suo timore di venire nuovamente contestato.

Il 29 aprile scorso dovette rinunciare alla passerella nella città della torre; l’opposizione sociale all’austerità del PD scese in piazza lo stesso, e la polizia caricò duramente i manifestanti nei pressi del CNR. Anche questa volta la notizia dell’imminente visita del premier ha già scatenato reazioni; ieri con una conferenza stampa e un presidio di fronte al Sant’Anna durato tutto il pomeriggio, è stata lanciata una mobilitazione per lunedì mattina alle 8.00 in Piazza Santa Caterina. Scenderanno in piazza le ragioni dei tanti NO al Governo Renzi, dagli studenti in lotta contro la buona scuola, ai lavoratori che vivono sulla propria pelle i nefasti effetti del jobs act, ai cittadini cherenzi2 subiscono i devastanti effetti delle politiche abitative e del Piano Casa.

Nella serata di ieri inoltre la socialità serale pisana è stata attraversata da volantinaggi e interventi al megafono che annunciavano la contestazione di lunedì; questa volta Renzi dovrà veramente fare i conti con una città che non intende sopportare le sue bugie.

Pubblichiamo di seguito il comunicato con cui è stata indetta la mobilitazione:

Pisa dice No a Renzi
Renzi stavolta viene a Pisa alla Scuola Superiore Sant’Anna a fare propaganda per Si al referendum costituzionale, a raccontarci la solita favoletta di quanto siano eccellenti le università italiane e di come l’Italia grazie a lui stia ripartendo.
Ma la realtà che viviamo è molto diversa, venerdì metà dei dipartimenti
universitari e delle scuole erano allagati, quest’anno migliaia di docenti sono stati costretti ad abbandonare le loro famiglie per prendere servizio a centinaia di km di distanza. La disoccupazione giovanile è quasi al 40% e chi lavora lo fa con contratti occasionali, a tempo determinato, interinali, con i voucher o a cottimo, completamente precari senza la possibilità di essere indipendenti dalla famiglia.
La nostra realtà parla di una maggioranza di popolazione che lavora troppo per uno stipendio schifoso, che non riesce più a pagare l’affitto o il mutuo, che ha rinunciato a curarsi perché costa troppo, che aspetta per anni la casa popolare, che non arriva alla fine del mese, che è costretto a lasciare l’Italia per costruirsi un futuro, che deve fare mille sacrifici per poter studiare, che vive nelle periferie completamente abbandonate.
Mentre Renzi continua la sua propaganda su investimenti per le periferie, piani di assunzione in ospedali, scuole e università. Noi vogliamo che si confronti invece con la realtà che sta al di là delle sue retoriche, con i tantissimi NO che si stanno organizzando affinché queste fregature finiscano. Per questo sarà un passaggio fondamentale quest’autunno: dire NO al referendum significa dire NO a queste politiche truffa. Da questo pomeriggio, sino a lunedì, saremo in piazza Santa Caterina per comunicare e coinvolgere la cittadinanza in questi NO e per lanciare una sfida al primo ministro, PER UNA VOLTA, NON SCAPPARE: CONFRONTATI CON CHI OGNI GIORNO NON VIVE NELLE FROTTOLE MA PROVA A CAMBIARE IN MEGLIO LA PROPRIA VITA E LA PROPRIA CITTÀ

Lunedì 17 Ottobre Piazza Santa Caterina ore 8.00
#cèchidiceNO #cacciamoRenzi

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