Comunicato del comitato di Sant’Ermete, del M5S e SìToscana

Questa mattina gli abitanti del quartiere popolare Sant’Ermete si sono ritrovati in piazza XX Settembre, al comune di Pisa, per una conferenza stampa dopo i fatti di ieri accaduti al palazzo della Regione Toscana dove la polizia ha fermato tre residenti del quartiere dopo aver vietato l’ingresso ai residenti che chiedevano l’esonero dell’affitto.
Rispetto per i nostri quartieri: case ed esonero, Sant’Ermete non rinuncia!
Questa mattina in delegazione ci siamo recati da Sant’Ermete alla sede del consiglio regionale a Firenze, dove la terza commissione consiliare sul sociale, doveva discutere la mozione depositata quasi un anno fa sull’esonero dal pagamento dei canoni degli affitti in attesa della costruzione e assegnazioni dei nuovi alloggi. Giunti sotto il palazzo regionale a sbarrare il portone c’era già un intero reparto di polizia, guidati dalla Digos e decisi a non lasciarci entrare. Nonostante l’invito ufficiale da parte dei consiglieri regionali che avevano presentato ed emendato la mozione, le forze dell’ordine si sono ostinate a non volerci far salire negli uffici dove si decideva del futuro del progetto, delle nostre vite. Sono iniziati i primi spintoni, le prime botte gratuite della giornata. Ma non sono servite a nulla, siamo entrati, abbiamo aspettato che discutessero la mozione ed abbiamo atteso che andasse in scena il solito teatrino del Partito Democratico: nascondere la testa sotto la sabbia, decidere di non esporsi, di non votare. Infatti la commissione non ha deciso nulla, ha deciso solo di rimandare la votazione alla prossima commissione, che si terrà fra due settimane, farfugliando scuse che non reggono, nascondendosi forti dietro una maggioranza numerica. Ma non si sono solo nascosti dietro alla loro arroganza politica, hanno celato e riempito il loro vuoto politico con polizia, scudi e manganelli.
All’uscita ci siamo ritrovati accerchiati e assaltati dai reparti della celere che erano rimasti sul portone ad aspettarci. Pronti a farci scontare la fierezza e la determinazione con cui anche oggi abbiamo difeso la nostra dignità, il nostro voler vivere bene nonostante l’abbandono e l’assenza nel quartiere del Comune e dell’Apes. Un progetto di riqualificazione, vantato in più di una campagna elettorale, che è ormai fallito perché de-finanziato e bloccato a meno di un terzo del suo iter. Soldi regionali mai investiti realmente per ricostruire case popolari a norma e dignitose, mentre noi continuiamo a vivere in case fatiscenti, insalubri, insicure. Continuiamo a passare le nostre giornate in un quartiere abbandonato, privo di servizi, dove un pezzo per volta stiamo ricostruendo una comunità, una rete sociale pronta a lottare e a richiedere il proprio diritto a vivere una vita dignitosa, senza paura.
Ci siamo trovati difronte alle forze dell’ordine arroganti e presuntuose, che hanno strattonato, spintonato e manganellato indistintamente chiunque: donne, anziani, giovani di Sant’Ermete che stavano solo andando via dal palazzo regionale. Hanno fermato e portato in questura tre di noi, mettendo spalle al muro gli altri rimasti in via Cavour, dopo ripetuti spintonamenti e manganellate. Tutto questo difronte a passanti increduli che non riuscivano a capire il senso di quello che stava accadendo. La mobilitazione non si è fermata né fatta intimorire e dopo poche ore i tre fermati sono stati rilasciati.
Non ci stupiamo dell’operato del Partito democratico e neanche di quello delle forze dell’ordine. Già sotto il consiglio comunale di Pisa ci siamo ritrovati manganelli e caschi blu al posto di risposte politiche, già più volte abbiamo visto i veri responsabili della nostra miseria banchettare con i soliti amici imprenditori e spartirsi soldi e potere, lasciando a noi lividi, abbandono e case che ci crollano in testa.
Ma noi non siamo quelli che loro pensano di aver messo con le spalle al muro, noi siamo quelli che fieri, determinati e con dignità, oggi sono entrati nel palazzo della regione a chiedere di conto a chi di dovere di assumersi le proprie responsabilità.
Noi ricostruiamo dove loro distruggono.
Qui di seguito i gli attestati di solidarietà agli abitanti di Sant’Ermete del Movimento5stelle e SìToscana
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