Crollo di intonaco, chiuso il nido Rosati; la rabbia dei genitori

Durante la notte fra lunedì e martedì scorsi, è avvenuto il crollo di una porzione di intonaco dal soffitto di un’aula dell’asilo nido Rosati, in San giusto. Dalle verifiche del giorno successivo l’aula è risultata inagibile; la nuova assessora alle politiche educative Sandra Munno (subentrata queste estate dopo il licenziamento della Cardia) ha quindi deciso di chiudere temporaneamente la scuola.

Rabbia per i mancati controlli e manutenzioni e disagio per le soluzioni tampone proposte dall’amministrazione; questo emerge da un comunicato scritto da alcuni genitori dei bambini del nido Rosati, che pubblichiamo integralmente.


TAGLI ALLE SCUOLE: GLI EDIFICI CROLLANO SULLE TESTE DEI NOSTRI FIGLI

Siamo le famiglie dei bambini e delle bambine che frequentano l’asilo nido Rosati.
Martedì 1 ottobre siamo stati invitati ad andare a prendere in anticipo i nostri piccoli da scuola perché in un’area dell’edificio c’è stato un crollo di intonaci dal soffitto.
Da mercoledì 2 ottobre i bambini e il personale sono stati dislocati su altri tre nidi della città e oggi il comune, tramite un comunicato dell’assessore Sandra Munno ci ha avvisati che la situazione durerà almeno per i prossimi 20 giorni.

Siamo profondamente indignati per quanto avvenuto: è dovere dell’amministrazione comunale eseguire le giuste verifiche sugli edifici scolastici. Se il crollo fosse avvenuto durante le ore di presenza a scuola e non di notte, oggi saremmo qui a piangere una tragedia.
È vergognoso che durante i mesi estivi gli edifici non siano stati messi a verifica. L’attuale giunta, tra chiusure dei servizi (vedi la materna Agazzi) e mancanza di manutenzione, sembra non avere alcun interesse ad investire nei servizi all’infanzia così necessari per le famiglie e per la crescita dei bambini.

Allo stato attuale chiediamo che con urgenza si trovi una valida alternativa per le famiglie che sono state dislocate sul nido del quartiere I Passi. Molte famiglie sono infatti impossibilitate a conciliare i tempi di lavoro e di gestione familiare con l’accompagnamento dei bambini in un nido così lontano da quello di appartenenza.

Chiediamo inoltre che i lavori vengano svolti con la massima urgenza per far si che i piccoli e il personale possano tornare quanto prima a svolgere le proprie attività in un ambiente familiare e adeguato al progetto educativo proposto al nido Rosati.
Esigiamo che venga redatta una relazione che attesti la reale situazione della struttura, quali interventi necessari e urgenti sono stati messi in atto e quali sono i tempi previsti.

Infine chiediamo che gli Uffici Scolastici tengano conto del disagio che stiamo vivendo e delle spese ulteriori e non previste che stiamo fronteggiando (trasporti, babysitter ecc…) e ricalcolino dunque la retta di questo periodo.

Le famiglie dell’asilo nido Rosati di Pisa