“I consultori sono nostri!” Sabato 20 aprile passeggiata arrabbiata di Non Una Di Meno Pisa

Non Una Di Meno Pisa torna in piazza sabato 20 aprile, dalle ore 10 in piazza XX settembre, per una prima risposta all’attacco portato avanti dal governo ai consultori, al diritto all’aborto e alla salute riproduttiva tutta.

Di seguito riportiamo il testo dell”evento.

“SABATO 20 APRILE, ORE 10:00, PIAZZA XX SETTEMBRE: I CONSULTORI SONO NOSTRI!

Il governo attacca i nostri corpi e il nostro diritto di autodeterminazione con il voto, favorevole alla camera, all’emendamento del PNRR che consentirebbe l’ingresso, all’interno dei consultori pubblici, di associazioni antiabortiste. Queste verrebbero finanziate dai fondi del piano stesso, spacciato per “sostegno della maternità”, quando sappiamo come questi luoghi vedano da tempo uno strutturale definanziamento, attese infinite per accedere alla salute pubblica e progressive chiusure.
Vogliamo attraversare questi spazi senza paura, senza giudizio e senza abusi con la tutela del sistema sanitario pubblico e laico. Senza essere penalizzatə e senza interferenze sulle nostre decisioni.

Per noi la maternità è una scelta, non un obbligo.
Abbiamo il diritto di decidere del nostro corpo, abbiamo il diritto di decidere quando avere figli o figlie e abbiamo il diritto di decidere di non averli mai.

Siamo molto più che grembi gravidi, siamo i nostri sogni, i nostri desideri e i nostri progetti.
Ci riverseremo nelle strade e nelle piazze per ribadire che impediremo l’ingresso di antiabortisti misogini nei nostri consultori: se proverete a entrare nei nostri luoghi della salute, ci troverete lì.

Scendiamo in piazza perché non possiamo e non vogliamo restare in silenzio, nell’attesa che questo abominio (il primo di tanti passi che questo governo è intenzionato a muovere per riaffermare la propria visione fascista e reazionaria) si compia.
Perché restare zittə in attesa ci fa male e perché vederci immobili è ciò che più di tutto riafferma il potere che vogliono esercitare sui nostri corpi.
Scendiamo in piazza per difendere diritti acquisiti che vengono messi in discussione e per pretenderne di nuovi. Per ciò che siamo e, soprattutto, per tutto ciò che ancora vorremo e potremo essere.
FACCIAMOCI SENTIRE
I CONSULTORI SONO NOSTRI!”