Brindano con lo spumante nei locali di Palazzo Gambacorti, consapevoli che, nonostante con le amministrative il potere formale sia sgusciato in altre mani, servirà ben altro ben sottrargli il potere reale.
Tornano ai loro “lavori” precedenti l’ex sindaco e la sua giunta, ma a ben vedere a pochi di loro toccherà lavorare realmente. Filippeschi riprende la sua attività di funzionario del Pd nella federazione provinciale, sempre stipendiato per fare politica, mentre la Capuzzi , udite udite, funzionaria di Unicoop Firenze. Ferrante mantiene la sua poltrona di dirigente di Acque e la Zambito sommerà il suo nuovo incarico nel CdA di Toscana Aeroporti con una cattedra in Università (Università dove fra l’altro lavora anche la madre, tempo fa sorpresa a fare la “furbetta del cartellino”).
Università, aeroporto, municipalizzate, grande distribuzione, edilizia, commercio, cooperative, servizi; ogni ganglo fondamentale dell’organizzazione sociale ed economica della nostra città annovera fra i suoi dirigenti persone legate più o meno esplicitamente al Partito Democratico. Non solo ex-politici, ma fedelissimi di ogni tipo, ingranaggi di un sistema clientelare costruito e cementato in decenni di governo della città.
Quanti di questi alfieri del Pd nei prossimi mesi si metteranno di traverso alla nuova amministrazione e quanti invece si cimenteranno in dinamiche trasformiste cercando di conquistare le simpatie del nuovo corso leghista?
Tra i secondi potrebbe esserci il Bani, Presidente dell’Apes e vecchio socialista, che proprio oggi ha annunciato l’ennesima denuncia nei confronti dei cittadini di Sant’Ermete dopo la protesta di tre giorni fa, con toni e modi che lasciano trapelare un tentativo di accreditarsi con la nuova giunta. Si sa, per tanti ometti l’amore per la poltrona vince su qualsiasi cosa.