La TMM, azienda dell’indotto Piaggio a Pontedera in liquidazione da alcuni mesi, che lascerà senza lavoro diverse decine di dipendenti, in questi giorni ha chiesto un risarcimento per un totale di un milione di euro a 26 operai.
Il motivo è la presenza durante questi mesi di un presidio di protesta davanti ai cancelli dell’azienda. Una mobilitazione che, a dire, del liquidatore della TMM, avrebbe impedito il libero accesso allo stabilimento.
A essere sotto attacco quindi è la pratica stessa del picchetto di fabbrica; pratica che, come abbiamo visto in altre occasioni, se effettuata in maniera conflittuale e non meramente simbolica, può ancora mettere alle strette i padroni e ottenere dei risultati.
Significativo che questa offensiva padronale si avvenuta nei confronti della mobilitazione della TMM, che va avanti da mesi ma è sempre rimasta imbrigliata in logiche para-istituzionali tipiche dei sindacati confederali, con anche tante parole spese dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal sindaco di Pontedera Millozzi, senza però mai produrre quella eccedenza operaia necessaria a vincere una vertenza.
Dopo mesi dalla crisi dell’azienda è il risultato ancora non è stato garantito il riassorbimento di alcun operaio in altri rami dell’indotto, né altre possibili soluzioni, e adesso questa richiesta di risarcimento. Come dire, oltre al danno la beffa.