La transizione che vogliamo parla di un mondo più equo

Riceviamo e riportiamo la testimonianza di Fridays For Foture, dal presidio di Piazza XX settembre svolto venerdì 19 febbraio.

A un mese esatto dall’ottavo sciopero globale per il clima, fissato in tutto il mondo il 19 marzo, Fridays For Future Pisa torna in presidio per rilanciare uno dei temi caldissimi per il movimento nato dall’azione di Greta Thunberg, quello della transizione ecologica, oggi più che mai sulla bocca di tutti grazie alla recente istituzione di un Ministero guidato da Roberto Cingolani, Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo Finmeccanica.

Durante il presidio, gli attivisti per il clima si sono mascherati con i loghi di ENI, SHELL e Leonardo, mentre un finto neoministro “elargiva” loro gli ingenti fondi destinati alla Transizione Ecologica.

“La creazione del nuovo e tanto atteso Ministero – commenta Paola Imperatore, dottoranda in scienze politiche all’Università di Pisa e attivista di Fridays For Future Pisa – sembra finalmente prendere atto della situazione gravissima che il Pianeta sta vivendo dal punto di vista ambientale e climatico. Tuttavia, senza alcune condizioni fondamentali, questa scelta rischia di essere una mera mossa di facciata, per far credere in uno straordinario impegno sul fronte green, visti anche gli ingenti fondi in arrivo dall’Europa, senza cambiare davvero i meccanismi che stanno devastando il Pianeta”

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“Una prima condizione imprescindibile è uscire dalla logica che la tutela dell’ambiente non abbia nulla a che fare con quella sociale e dei diritti delle persone. Non può esserci nessuna transizione senza una trasformazione radicale dell’attuale modello economico, senza convertire in modo essenziale e integrale i meccanismi gerarchici e di sfruttamento in meccanismi cooperativi. L’emergenza climatica ci parla di un necessario e radicale cambio di mentalità, e di un’economia in cui l’ecologia deve essere l’asse portante, e non una limitazione. Da questo punto di vista, la scelta di Roberto Cingolani, un esperto di innovazione tecnologica nell’industria bellica ci conferma come il governo tenti di eludere il problema reale – ovvero l’economia capitalista – tentando di trattare la questione ecologica come una questione meramente tecnica. “

“Ci chiediamo – prosegue Myriam Bartolucci, educatrice ambientale – come potrà guidarci verso un futuro 100% rinnovabile una persona che ha dichiarato alla rivista di Eni ” In questo momento il gas è uno dei mali minori: nel medio e lungo termine la risorsa più sostenibile”.

Cingolani è responsabile per l’innovazione tecnologica di Leonardo, azienda partecipata Finmeccanica esportatrice di armi in tutto il mondo, vicino alle posizioni espresse dalla ministra renziana Bellanova sugli OGM di seconda generazione, e a quelle di ENI sul gas. Una persona totalmente integrata in un sistema che continua a vedere l’ambiente come una risorsa da sfruttare, nella più trita e ritrita logica capitalistica”.

“Le nostre richieste sono sempre le stesse e sono sempre più valide – conclude –

La transizione che vogliamo mette al centro l’ambiente e le persone, e non rimane nelle mani di pochi. Mette al centro le lavoratrici e i lavoratori, le studentesse e gli studenti. Mette al centro i più deboli e gli sfruttati, e mette ai margini i miliardari e chi inquina speculando sulla nostra vita e sui nostri territori.

Non lasceremo che questa “transizione ecologica” sia la più grande operazione di greenwashing e che con i soldi del Next Generation EU venga foraggiato nuovamente il solito sistema distruttivo e inquinante. Chi distrugge il Pianeta non può aiutarci a ripartire”.

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