Matteo lo scemo e Marco lo struzzo; alcune reazioni al corteo di ieri

A poche ore dalla straordinaria manifestazione di ieri, durante la quale migliaia di persone hanno resistito alle cariche della polizia, si susseguono le prese di posizione.

Fra i primi a prender parola a riguardo, durante il collegamento video per l’Internet Day, proprio il grande assente Matteo Renzi. Il premier non si smentisce e, da buon equilibrista della politica, come si suol dire, “fa lo scemo per non andare in guerra”. Infatti dichiara di non capire le motivazioni del corteo, perché internet è di tutti e non ha colore politico… Ovviamente il caro premier sa che la manifestazione non era contro l’Internet Day ma contro le sue infami politiche, però pensa così di poter sorvolare sul dato politico delle migliaia di persone che sono scese in piazza a contestarlo (nonostante la sua assenza).

Il sindaco Marco Filippeschi ha scelto invece un’altra strategia per affrontare gli argomenti scottanti, quella dello struzzo; per tutta la giornata di ieri, infatti, ha tenuto la testa sotto la sabbia evitando di rilasciare qualsiasi dichiarazione riguardo alle violente cariche necessarie per difendere la sua inutile passerella politica. Ha continuato ininterrottamente a far finta di nulla, pubblicando foto e aggiornamenti dal festival di internet. Solo il giorno successivo i giornali hanno pubblicato una sua nota dove, privo di qualsiasi fantasia, si appella alla retorica della “minoranza di violenti” che rovinano i cortei. Forse era meglio tacere…

Per il resto, numerose sono state le prese di posizione a favore dei manifestanti e contrarie alla violenta gestione della piazza. Dalla lista “Una Città in Comune” e PRC arrivano pesante critiche verso Questore e Prefetto, responsabili del “disordine pubblico” di ieri. Anche i Cobas di Pisa hanno posto l’accento sul tentativo di reprimere e criminalizzare il dissenso per mettere a tacere la variegata opposizione a questo governo.

I Giovani Comunisti a livello nazionale si schierano senza indugio con la Pisa che lotta e ha resistito durante il corteo, come anche Paolo Ferrero che esprime solidarietà ai manifestanti caricati dalla polizia dichiarando:“Renzi non c’è ma le botte e i manganelli ormai non li fa mancare mai”.

SEL Pisa giudica incomprensibile la gestione della piazza, le cariche a freddo e il massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine.

Ancora solidarietà ai manifestanti da Tommaso Fattori, consigliere regionale di “SI Toscana a Sinistra” e da Giorgio Sorial, deputato del Movimento 5 Stelle, che parla di “democrazia in lutto”.

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