MONDO CONVENIENZA. A Ospedaletto (PI) parte lo sciopero a oltranza!

A due anni dai 160 giorni di Campi Bisenzio che hanno portato alla conquista di un nuovo contratto, continua la lotta nella filiere del gigante dei mobili contro i carichi di lavoro disumani. Contro un sistema che prima ti spreme e poi ti butta via come uno scarto. Basta schiene spezzate per il loro profitto. La nostra salute non ha prezzo.”

In via Bellatalla 1, a Ospedaletto, zona industriale-artigianale di Pisa, gli operai si erano già mobilitati nei magazzini di mondo-convenienza. Quindici giorni fa un sussulto aveva scosso il comando messo in atto dalla rl2, la cooperativa in appalto del colosso dell’arredamento casalingo mondo-convenienza, con un primo sciopero dell’intera giornata ai cancelli. Facchini, montatori, autisti, in decine e decine, dai più anziani ai più giovani avevano dismesso i panni degli sfruttati per gridare ai cancelli “basta farsi spezzare la schiena per i guadagni di questa multinazionale”. Uno sciopero significativo, perchè indica quanto sia profondo il senso di rivincita e di lotta rispetto a tutti i tentativi padronali di schiacciare e\o intorbidire l’unione di chi lavora. Infatti già 22 mesi fa la campagna di sciopero e blocchi, chiamata mondo-convergenza, partì dal magazzino di campi bisenzio per raggiungere quello di Ospedaletto. 160 giorni di lotta con epicentro campi bisenzio aprì uno squarcio nel sistema fatto di regolamenti aziendali che imponevano cottimo con contratti da fame come il multiservizi. L’anno dopo fu siglato l’accordo per il passaggio al contratto nazionale logistica e trasporto per tutta la forza lavoro impiegata nei vari magazzini e su strada in appalto (circa 5mila dipendenti). Adesso parte a Pisa una nuova lotta, organizzata da sudd-cobassindacato unione democrazia dignità – che si è formato negli ultimi anni proprio con lotte straordinarie di mondo convenienza, della logistica e degli operai del distretto tessile. Facchini e autisti sono gravati da condizioni di lavoro pesantissime che incidono sulla salute e sulla dignità umana. Il sudd-cobas avvia un presidio permanente a supporto dello sciopero e invita la cittadinanza a sostenere i lavoratori fino a che l’azienda non deciderà di cambiare organizzazione del lavoro, finalmente in sicurezza per chi le garantisce profitti miliardari.