Protesta alla Stazione per il cavalcavia di Sant’Ermete

Dopo due ore di protesta e blocco dell’atrio della stazione centrale una delegazione del comitato di quartiere di Sant’Ermete ha strappato stamani un incontro con un rappresentante del gruppo Ferrovie per la messa in sicurezza del ‘cavalcavia della morte’ che unisce Sant’Ermete al resto della città attraversando i binari.
Da tempo il comitato si batte contro questo pericolo: un cavalcavia trafficatissimo, privo di camminamento pedonale e che rappresenta l’unica via di accesso al quartiere. Prima di pasqua i dirigenti locali del gruppo Ferrovie promisero un incontro senza mantenere l’impegno.

La recente occupazione nel quartiere di San Giusto aveva denunciato le scelte faziose delle Ferrovie: le proprietà del gruppo vengono cedute all’amministrazione comunale per le operazioni speculative relative alla nuova variante urbanistica ma per la sicurezza dei cittadini e per le opere di pubblica utilità, come la messa in sicurezza del cavalcavia, le Ferrovie non mostrano la stessa disponibilità a trovare un accordo con il comune.

La determinazione della protesta oggi ha consentito agli abitanti di Sant’Ermete di ottenere un incontro per giovedì 30 alle 10.30 con l’ing. Recchia, rappresentante di Ferrovie, per far valere le proprie ragioni.

Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato di Sant’Ermete sulla protesta di stamani

Un cavalcavia… per la vita

È da ormai più di un anno che come Comitato Popolare di Sant’Ermete chiediamo al comune costantemente che il cavalcavia che unisce il nostro quartiere con quello della Cella venga messo in sicurezza. L’assenza di percorsi pedonali e ciclabili protetti mette ogni giorno in pericolo genitori e figli che lo attraversano per raggiungere le scuole o chiunque intenda attraversarlo senza un’auto. Abbiamo incontrato per due volte i rappresentanti del Comune in Prefettura e, a distanza di mesi dall’ultimo incontro, tutte le promesse fatte sono state disattese e nessun lavoro è stato realizzato e men che meno annunciato.

Veniamo a conoscenza dall’approvazione dell’ultima variante urbanistica che interessa le aree dei quartieri di San Giusto e di San Marco che il Comune, come pagamento delle superfici date dalla Società del Gruppo Ferrovie per la realizzazione del progetto “People Mover”, intende riqualificare tutta l’area che va da via dei Cappuccini fino a via Alessandro da Morrona, concedendo in cambio al Gruppo Ferrovie una superficie lorda edificabile di 10000 m2.

Uno degli elementi che emerge da quest’operazione è la facilità con la quale l’Amministrazione e la Società del Gruppo Ferrovie siano riuscite a trovare un accordo economico per le aree oggetto di intervento e ci si chiede come mai per la messa in sicurezza del cavalcavia il loro dialogo appaia molto difficile. Infatti, l’Amministrazione continua a sostenere la difficoltà di effettuare l’intervento vista la necessità di contattare il Gruppo Ferrovie per deciderne la modalità e la tempistica. Pare, dunque, non troppo azzardato avanzare l’ipotesi che quando non vi siano margini di guadagno per una delle due parti, il dialogo o, meglio, la voglia di trovare un incontro fra gli interessi, rasenti l’inesistente.

Abbiamo avviato da tempo una raccolta firma degli abitanti dei quartieri interessati, per poter evidenziare quanto questo problema sia sentito e sia necessario dare delle risposte nell’immediato ad una situazione che non è più sostenibile.

Oggi siamo qui, per ribadire la necessità che i lavori vengano avviati subito, costretti a bloccare per attirare l’attenzione dei dirigenti del gruppo ferrovie che hanno disatteso la promessa di un incontro chiarificatore sul ritardo nella messa in sicurezza del cavalcavia.

Come Comitato Popolare di Sant’Ermete diciamo, inoltre, che non accetteremo ulteriori scuse da parte dell’amministrazione e del gruppo ferrovie. Le risorse devono essere investite in opere utili alla comunità e non solo destinate ai soliti interventi speculatori.

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