Qualche parola su ‘La rinascita di Sant’Ermete’

A pochi giorni dall’appuntamento di questo fine settimana nel quartiere di Sant’Ermete riportiamo queste riflessioni del Comitato di Quartiere che fa il punto sulla lotta per diventare comunità.

15/16 settembre:

la Rinascita di Sant’Ermete

– Comunità’ o barbarie

Tutti conoscono oramai la storia del nostro vecchio quartiere. Case popolari costruite nel dopoguerra con le macerie; rifugio di sfollati e di sfrattati da ogni parte della città (e ora del mondo); zona ribelle e mai domata alle prepotenze della Politica bugiarda e meschina, abitata da “genti senza soldi, senza diritti, senza futuro”.. e quindi senza paura.

Nel 2010 iniziano le promesse delle Istituzioni: un progetto da 18 milioni di euro per abbattere le vecchie case – ritenute non più a norma – per costruirne di nuove. Champagne ed inaugurazioni, passerelle politiche e proclami. Dieci anni di governo Filippeschi- Zambito targato PD all’insegna della vergogna. Vergogna per avere illuso gli abitanti.

Vergogna per avere lasciato 20 famiglie in case popolari dove l’Apes non ha mai fatto manutenzioni strutturali. Vergogna per gli affitti riscossi per anni, che hanno obbligato famiglie in difficoltà economica ad indebitarsi, per case che si reggono con lo sputo, minacciando di sfratto anche i “morosi”.

Vergogna per aver fatto solo 48 alloggi su 216 in 8 anni, quelli di Via Bandi. Case “nuove” dove già sono presenti infiltrazioni, dove gli arredi non sono mai stati completati, dove il collaudo degli impianti non è stato ancora fatto, ma in compenso agli inquilini arrivano bollette e conguagli dai mille ai duemila euro per “spese condominiali”.

Vergogna per aver tolto, insieme alla Regione, dieci milioni di euro dal progetto, perchè il PD preferisce l’ordine dei conti finanziari per far piacere alle banche, invece che il rispetto degli impegni presi con la popolazione dei quartieri.

Vergogna per essersi sempre rifiutati di riconoscere l’esonero dell’affitto, anche quando Asl, Vigili del Fuoco, Prefetto, oltre che centinaia di famiglie che si sono ammalate dalla fatiscenza delle case, hanno messo nero su bianco che le vecchie case non sono a norma, e quindi non-affittabili allo stesso prezzo di case “normali”.

Vergogna per aver cercato di strumentalizzare l’emergenza abitativa, ricattando le famiglie sotto sfratto in altre parti della città, che sono state obbligate ad accettare gli alloggi di 38 metri quadri di sant’ermete per 5, 6, 7, 8 persone; privando bambini dei loro spazi, privando i genitori della loro serenità, privando il quartiere di quell’armonia e quell’equilibrio necessario per vivere bene e non stare male, stretti, appiccicati, senza salute e senza diritti.

Vergogna per aver assegnato questi alloggi in emergenza abitativa, non solo a famiglie in sovraffollamento, senza manco fargli vedere prima la casa, ma anche senza tenere minimamente di conto un confronto col quartiere ed i suoi abitanti. Fino al paradosso di vedere gli assistenti sociali e la commissione tecnica emergenza abitativa dare un alloggio ad un pedofilo, in un quartiere pieno di bambini… perchè “tanto sant’ermete è una discarica”!

Vergogna per aver imposto per anni la raccolta differenziata senza attrezzare il quartiere degli opportuni servizi, come i cassonetti condominiali – presenti invece in ogni altra parte della città – perchè a sant’ermete “ci sono i furbetti della Tari”. Più probabilmente perchè chi ha comandato in questa città si è sempre voluto vendicare di chi non ha mai voluto abbassare la testa, anche a costo di far tenere in alloggi minuscoli 4 mastelli della spazzatura.

Vergogna per aver preso in giro gli abitanti che protestavano per avere un cavalcavia SICURO, dicendo che avrebbero fatto lavori che non sono stati MAI realizzati.

Vergogna per non aver mai voluto riconoscere l’esigenza di uno spazio sociale per bambini, per anziani, per giovani e per famiglie. Preferendo aizzare il circolo arci semi-deserto contro gli abitanti delle case popolari.

Vergogna per aver realizzato un progetto ESECUTIVO di costruzione di 33 più 39 alloggi ad UNA CAMERA, per poi fare mille giri di parole dicendo che “adegueranno gli alloggi” alla grandezza dei nuclei familiari. Ancora promesse.

Ma soprattutto vergogna per aver trattato Sant’Ermete come un quartiere di criminali, di delinquenti, di violenti, di barbari. Prima hanno provato a dividerci, a ricattarci, e metterci l’uno contro l’altro con promesse che mai si sono realizzate. Quando la lotta negli ultimi anni, è entrata nel DNA di questo quartiere, e siamo andati a bussare alle porte dell’Apes, del Consiglio Comunale, della Società della Salute, hanno provato a respingerci, a farci paura, cercando di usare le forze dell’ordine come scudo a protezione delle loro bugie. Non sono mai riusciti però a tenerci fuori, e allora noi non ci scordiamo di quando l’Assessore al sociale Sandra Capuzzi, rimproverata dall’ex sindaco Filippeschi perchè non doveva parlare con noi, è scappata dalla finestra di Via Saragat perchè “non poteva incontrarci”. O quando un anno fa, dal palazzo della Regione, invitati a parlare della richiesta di esonero, i poliziotti di Firenze, spinti dal Presidente della regione Rossi, hanno caricato famiglie con donne e anziani per impedirci di assistere alla seduta. Senza riuscirci.

– Democrazia, proposta, lotta.

Il nostro quartiere ha una storia recente di riscatto, di lotta e di dignità. Quelli che comandano, i politici, le banche, le grosse ditte che prendono appalti milionari, hanno deciso che NON DEVONO PIU’ ESSERE COSTRUITE CASE POPOLARI, affinchè chi non è ricco continui a indebitarsi per pagare affitti a libero mercato. Ma la popolazione dei quartieri non si può ingannare all’infinito.

Sant’Ermete non ha subito tutto questo in silenzio. Ha lottato ed ha capito che solo prendendo di petto, tutti insieme, questi problemi e i responsabili che li creano, al caos si può sostituire un ordine nuovo, giusto, basato sul rispetto, sulla fiducia negli altri e in se stessi. Così sono iniziate le autoriduzioni. Così lo spazio sociale è stato costruito. Così il sudicio è stato tolto dagli abitanti, e mostrato in faccia ai veri colpevoli delle Istituzioni. Così è finita la rassegnazione, ed è iniziata la COMUNITA’.

E’ qui che è morta questa Sinistra. A Sant’Ermete, alle ultime elezioni, nessuno ha votato il PD. Perchè noi non ci siamo scordati di quello che ci ha fatto e di quello che continua a fare. Le minacce di sgombero, gli sfratti, la finta riqualificazione. In compenso- dieci giorni prima delle elezioni comunali – tutto il quartiere popolare ha votato per il progetto COMUNITA’ di QUARTIERE. Gli abitanti di via Bandi hanno promosso un appello firmato da centinaia di persone in sostegno al nostro progetto, e sono scesi in corteo a salutare il loro “vecchio quartiere”, perchè non si dimentica da dove si viene.

Dal referendum sono passati 3 mesi, e la rinascita di Sant’ermete è già successa: volevano distruggere un quartiere, le persone che ci vivono lo stanno RI-COSTRUENDO.

Sabato e domenica prossimi abbiamo deciso di fare una due giorni di festa per consacrare questo nuovo corso. E per discutere di quello che abbiamo fatto e di quello che c’è ancora da fare.

Alcuni punti del referendum sono stati ottenuti (i cassonetti condominiali), altri sono in ballo proprio in questi giorni (il sovraffollamento). Tanti sono ancora da conquistare: i servizi e lo spazio sociale, il ripopolamento ed il progetto di autorecupero; le case nuove giuste per i componenti dei nuclei familiari.

Il progetto COMUNITA’ di quartiere è in divenire ed ogni passo è importante. Prendersi cura del proprio territorio, darsi una mano (anche due quando c’è bisogno), lottare per avere tutti delle possibilità di vita dignitose; far crescere liberi i bambini ed accompagnare con serenità i tanti vecchi saggi anziani alla fine del loro percorso di vita. Non abbandonarsi alle fragilità, ma dare forza al sacrificio e allo sforzo di chi ha sempre dovuto combattere per rimanere in piedi! Mettere al centro i bisogni di noi che ci viviamo; mettere sempre una linea tra chi è nostro amico (quelli che fanno il bene della nostra comunità), da chi invece non lo è – perchè pensa solo per sè, sfruttando il quartiere per i propri comodi e approfittando dei problemi delle persone, come hanno fatto i governi in questi anni.

Questi sono i nostri principi, e su questa base che invitiamo tutta la città a partecipare al CONSIGLIO DI QUARTIERE di sabato alle ore 17 ed alla successiva passeggiata per il quartiere!

Comitato di quartiere di Sant’Ermete.

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