Rompere la gabbia! Iniziativa allo S. A. Newroz

Giovedì 7 dicembre dalle ore 18 allo Spazio Antagonista Newroz si terrà l’iniziativa Rompere la gabbia. Vari ospiti saranno presenti all’evento: dal Collettivo Immigrital, ad Associazione a Resistere fino alla Campagna per la libertà di Abdullah Ocalan. Dopo il dibattito ci sarà la visione di un documentario sulla vita di Salvatore Ricciardi.

Di seguito il testo completo dell’evento

“7 dicembre 2023: Rompere la gabbia.

Mura, sbarre, confini, frontiere, isolamento. Sono molteplici le linee di separazione che il sistema capitalista utilizza per governare la società imponendo un modello di produzione di merci e di bisogni fondati sullo sfruttamento, il dominio di genere e sulla natura. Il 7 dicembre vogliamo discutere, a partire dall’esperienza di vita e di militanza del compagno Salvatore Ricciardi, delle istanze di liberazione che mettono in discussione il principio carcerario. La storia di Salvatore e la sua produzione analitica e politica è il miglior punto di partenza per legare il bisogno di “evasione” dal sistema penale a quello di “emancipazione” dalle gabbie sociali pensate e costruite come infrastrutture del dominio industriale su corpi, menti e territori.
Nel tardo pomeriggio discuteremo infatti di storie di resistenza e di istanze di verità e giustizia nei confronti di tutte e tutti i “dannati della terra” costretti all’invisibilità e all’isolamento. Faremo anche il punto sui dispositivi di repressione politica messi in atto per contenere i movimenti sociali di lotta fondamentali nel nostro paese, a partire dal movimento no tav, e sulle forme di ribellione e risposta popolare ai tentativi di criminalizzazione del dissenso e dei bisogni sociali.

Il documentario.
Una storia proletaria è un ritratto di Salvatore Ricciardi, Salvo per amic* e compagn*, un militante comunista che ha attraversato la lunga fase di ribellione collettiva che ha segnato per quasi 30 anni la storia italiana: dagli scontri di Porta S.Paolo a Roma nel 1960, alle lotte studentesche e operaie degli anni ’60 e ’70, dall’esperienza della lotta armata ai lunghi anni di carcere, in una rinnovata e mai interrotta militanza, nelle piazze, nei movimenti, nei luoghi di lavoro, dai microfoni di una radio. Ritornando nelle strade e nei quartieri che l’hanno visto protagonista e dove si è formato politicamente, Salvatore ricostruisce la sua esperienza umana e politica, contraddistinta dalla coerenza, che, come diceva lui, è la sola morale proletaria.

CREDITI
un documentario di: CLAUDIO DI MAMBRO LUCA MANDRILE UMBERTO MIGLIACCIO
prodotto da: TODOMODO
con: SALVATORE RICCIARDI
e con: ALADIN AL-BARADUNI; STEFANO MONTESI
DOC/ITA/54MIN/2023

discuteranno con noi:

collettivo immigrital. Collettivo multietnico di giovani con origine migrante e operaia. Si occupa di denunciare e avversare in prima persona storie di abuso sistemico di stato, di segregazione razzista, sociale e di classe. Sostiene con presidi e opere musicali-artistiche la lotta contro l’esclusione e lo sfruttamento, in particolare delle “seconde generazioni”. Sta dando voce alla richieste di “giustizia e verità per Oumar Dia”, ragazzo 21 enne di Bergamo di origine senegalese, che ha perso la vita vittima dell’abuso di potere all’interno del carcere San Vittore di Milano.

associazione a resistere (in collegamento). E’ una campagna avviata dal movimento no tav, il centro sociale askatasuna, lo spazio popolare Neruda, a cui aderiscono centinaia di singoli, realtà sociali e politiche contro la criminalizzazione delle lotte sociali. In particolare si sviluppa contro il tentativo di ridurre ad “associazione a delinquere” le fondamentali attività di difesa del territorio portate avanti in val di susa e quelle per il diritto alla casa nella città di Torino.

Campagna per la libertà di abdullah ocalan. Il 15 febbraio 1999, il presidente del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, Abdullah Öcalan, fu consegnato alla Repubblica di Turchia in seguito ad un’operazione clandestina appoggiata da un’alleanza di servizi segreti diretta dai rispettivi governi. Da più di 24 anni “Apo” è rinchiuso nel carcere-isola di Imrali in regime di isolamento. Diversi intellettuali e rappresentanti di organizzazioni civili hanno lanciato un’iniziativa per la liberazione di Abdullah Öcalan che si sta moltiplicando in tutto il mondo. Apo è ancora considerato il leader indiscusso dalla maggioranza del popolo curdo, salvaguardia per la pace e la democratizzazione del medio-oriente.

Bibliografia utile (Consultabili libreria)

maelstrom, Scene di rivolta e autorganizzazione di classe in Italia dal 1960 al 1980
di salvatore ricciardi. (https://contromaelstrom.com/)

Il carcere in Italia. Inchiesta sui carcerati, i carcerieri e l’ideologia carceraria. Aldo Ricci e Giulio Salierno

A sarà düra! Store di vita e di militanza no tav. A cura del centro sociale Askatasuna

FOGLI DAL CARCERE. Il diario della prigionia di una militante No Tav. Nicoletta Dosio.

La libertà vincerà. Abdullah Ocalan
Oltre lo Stato, il Potere, la Violenza. Abdullah Ocalan”

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