Una pioggia di SI per il progetto Comunità di Quartiere

Il referendum di ieri ha sancito in maniera inequivocabile il consenso da parte di tutti gli abitanti degli alloggi popolari di Sant’Ermete con il progetto del comitato.

Il primo dato emblematico è quello relativo all’affluenza e alla partecipazione. Il referendum di Sant’Ermete, che si proponeva di far decidere fra il continuare a dare fiducia al progetto di riqualificazione di Apes e Comune oppure scegliere il progetto del comitato “Comunità di Quartiere”, si rivolgeva a tutti gli abitanti delle vecchie case popolari, 188 persone in tutto. Di queste si sono recate a votare ben 149, il 79,2%; una partecipazione resa possibile dal minuzioso lavoro svolto nei giorni scorsi dai membri del comitato, che si sono recati casa per casa a illustrare le proprie intenzioni.

Il seggio è rimasto aperto per 12 ore, dalle 9.00 alle 21.00; al momento dello spoglio è risultato subito evidente quello che sarebbe stato il risultato. Una pioggia di sì, ben 144, contro soli 2 no e 3 schede annullate perché segnate in modo poco chiaro. Una vittoria schiacciante del progetto del comitato.

Le istituzioni dovranno prendere atto di questo segnale: un intero quartiere ha sancito il loro fallimento e ha deciso di non credere più alle loro bugie. Nei prossimi giorni quindi il comitato si metterà a lavoro per decidere come concretizzare il progetto proposto, dando seguito a questo straordinario esempio di “democrazia di quartiere”.

Cosa prevede il progetto “Comunità di Quartiere”:
– l’esonero dal pagamento del canone di locazione di tutti gli alloggi fatiscenti;
– il ripopolamento degli alloggi vuoti a nuclei idonei agli alloggi, sia per numero di componenti sia per esigenze sociali. Tale ripopolamento sarà fatto in maniera alternativa alla ghettizzazione operata dalla Società della Salute, di concerto con il quartiere, in opposizione al degrado dello sfitto e in contrasto all’assegnazione in emergenza abitativa in sovraffollamento da parte dei Servizi Sociali.
– la revisione del progetto esecutivo degli alloggi di via Emilia, da palazzi di 7 piani con alloggi di un vano solo, ad alloggi conformi alla dignità di nuclei con più di due componenti, come rilevato dal Censimento degli abitanti.
– l’allestimento di cassonetti condominiali e la bonifica delle aree del quartiere compromesse ed insalubri.
– l’investimento di risorse in servizi e spazi per anziani, giovani e bambini.
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