Universitari in assemblea bloccano e occupano un polo: cresce la mobilitazione

Oltre 300 studenti hanno partecipato oggi all’assemblea d’ateneo convocata al polo Fibonacci come importante passaggio organizzativo inserito nella mobilitazione che ha visto decine e decine di studenti attivarsi nelle scorse settimane contro gli effetti del nuovo calcolo ISEE. Ritrovatisi in aula G gli studenti si sono poi riversati nel piazzale del polo, vicino alla presidenza, dando inizio al confronto. Le assemblee di polo, le tende alla residenza Praticelli contro l’espulsione dei borsisti dagli alloggi e la manifestazione di sabato in occasione della visita di Mattarella hanno rappresentato la premessa di un percorso che oggi per la prima volta ha assunto numeri considerevoli dandosi la capacità di costruire sintesi nell’immediato: l’interruzione dei servizi, il blocco, la riappropriazione sono diventati i temi al centro dell’assemblea per attivare i primi segnale di una mobilitazione possibile contro l’insostenibilità dei costi della vita, della privazione di futuro e per non pagare più.

Al termine dell’assemblea le segreterie amministrative sono state invase e bloccate contro l’aumento delle tasse causato dagli effetti del nuovo calcolo sulla fasciazione contributiva. Un corteo di 300 studenti è poi uscito dal Polo Fibonacci e, passando per Porta san Zeno, ha bloccato la rotonda antistante per poi dirigersi al polo didattico dell’ex Gea, inserito nei piani di alienazione dell’ateneo e nelle mire del grosso immobiliarista Madonna. L’aula principale del polo è stata aperta rinvenendo un magazzino usato come rimessa di libri della Sapienza, la biblioteca universitaria chiusa da anni, e di pubblicazioni delle case editrici universitarie fatte fallire e privatizzate. Lo scempio viene additato dagli occupanti come uno dei tanti casi di sottrazione di risorse agli studenti in nome delle operazioni speculative di un ateneo orientato irrevocabilmente contro l’interesse degli studenti.
La giornata di oggi rappresenta un passaggio importante per un movimento possibile che dal percorso di lotta contro il nuovo ISEE si proietta già da subito nell’attacco alle maggiori contraddizioni della condizione universitaria e del sistema formativo. Un assemblea è stata convocata al polo occupato per le ore 18  con l’intenzione di programmare i prossimi passaggi di mobilitazione contro il nuovo calcolo ISEE e per cambiare questa università in vista anche dell’imminente riforma Renzi.

Riportiamo il comunicato sulla giornata di oggi dalla pagina Studenti contro il nuovo ISEE

Oggi si è tenuta l’assemblea dell’ateneo pisano presso il Polo Fibonacci. Diverse centinaia di studenti hanno partecipato alla discussione, convocata a partire dal tema della nuova fasciazione dell’Isee, misura che, modificando i parametri di conteggio del reddito ha fatto diventare “tutti più ricchi senza saperlo”. Sono già stati esclusi moltissimi studenti dall’accesso alle borse di studio e ciò causerà un generale aumento della tassazione universitaria e del costo di servizi come mensa, trasporti, sanità. Gli studenti pisani si erano già mobilitati nelle scorse settimane per manifestare la propria contrarietà netta a questa riforma, e per ridiscutere l’assetto dell’università italiana e del nostro ateneo, impoverito e svuotato nell’offerta didattica e nei servizi per gli studenti in maniera progressiva già da anni.

Le istituzioni dell’ateneo e del Dsu si sono mostrate impotenti e sorde davanti alle rivendicazioni degli studenti, che oggi hanno espresso, in assemblea, la propria necessità di azione protagonista rispetto alla gestione delle risorse dell’ateneo. Mentre gli studenti vengono espulsi dalle case dello studente (n.b. Domenica 25 scadrà la proroga concessa ai perdenti borsa per liberare il proprio alloggio e cercare posto altrove), mentre i servizi costano sempre di più e quindi, di fatto, l’università diventa sempre più per pochi, le risorse dell’ateneo vengono svendute o utilizzate a fini privati. È il caso di immobili come Fossabanda, al centro da anni di un palleggio tra il Comune (proprietario dello stabile), l’università e il DSU Toscana, che dovrebbe essere destinato alle residenze studentesche e invece viene lasciato vuoto a subire danni da centinaia di migliaia di euro alla prima pioggia. É il caso dell’ex complesso delle Benedettine, oggetto di una speculazione immobiliare e trasformato in un albergo a gestione privata, ma comprato e ristrutturato dall’Università al costo di 10milioni. Ci sono inoltre decine e decine di spazi vuoti e destinati solo all’alienazione, tra questo l’Ex-Gea, dietro il polo Fibonacci, verso cui si è diretta l’assemblea d’Ateneo bloccando la rotonda di San Zeno. È stato occupato questo spazio e a partire a questo pomeriggio diverà una base di organizzazione e comunicazione degli studenti determinati nel volere la cancellazione del nuovo isee e il cambiamento di questa università logorata. A sorpresa, questo immobile si è rivelato non solo sottoutilizzato, ma anche trasformato in magazzino in cui sono stati stipati decine e decine di scatoloni pieni di libri, la cui origine non è ancora stata chiarita, ma che sicuramente appartengono al patrimonio librario dell’ateneo: volumi che dovrebbero essere a disposizione di tutti nelle biblioteche, e che invece giacciono al chiuso di un immobile umido, esposto facilmente alle intemperie e in cui chiunque può penetrare senza difficoltà.

Seguiranno nei prossimi giorni iniziative di mobilitazione per andare a segnalare e rendere visibile a studenti e cittadini gli altri spazi abbandonati e destinati solo alla speculazione. Per questo pomeriggio l’appuntamento è alle 18.00 per un’assemblea pubblico e a seguire apertivo. Per ulteriori aggiornamenti seguire la pagina facebook “Studenti contro il nuovo Isee”.

Studenti contro il nuovo isee

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