Come cambia la mobilità con il PisaMover? Lo spiegano i lavoratori della Ctt

Riportiamo dal giornalino trimestrale “Il Tranvierino” prodotto dal circolo Il Tranviere, una riflessione sui cambiamenti che comporta il PisaMover alla mobilità cittadina. Abbiamo anche intervistato un lavoratore che esprime il proprio punto di vista: la critica al nuovo sistema di mobilità è condiviso dalla maggior parte dei dipendenti della Ctt.

Un altro colpo al servizio urbano! Vengono tutte pensate e realizzate tutte a Pisa

Spettrale. Il parcheggione scambiatore di via di Goletta, a poche centinaia di metri dall’aeroporto Galilei, è praticamente deserto. E pensare che ha più di 500 posti auto e che, insieme all’altra porzione di parcheggione lato Aurelia (1400 posti totali) era, ed è, uno dei fattori essenziali per la tenuta economica dell’affaire Pisamover, la navetta costata 72 milioni di euro inaugurata il 18 marzo alla presenza del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio.

Qualche numero. Il PisaMover è costato complessivamente 72 milioni di euro, 21 dei quali finanziati da fondi europei ottenuti attraverso la Regione. Il resto lo ha finanziato il concessionario, di cui è capogruppo la Leitner Spa di Vitipeno che gestirà l’infrastruttura per quasi 36 anni (per la precisione 35 anni e 8 mesi, utenza media annua stimata: 2 milioni di passeggeri). Dopo di che l’opera tornerà ad essere pubblica. L’infrastruttura è pensata, in primo luogo, come strumento per il miglioramento della fruizione dell’aeroporto (in raccordo con la stazione ferroviaria) da parte dei passeggeri in transito a Pisa. Ma la contestuale realizzazione del grande parcheggio scambiatore di Pisa sud ne fa una soluzione adatta a “tagliare” gli accessi delle auto private alla città.

Da “Il Tranvierino”

Cosa ha cambiato per la viabilità l’introduzione del PisaMover, per i dipendenti della Ctt e per i passeggeri?”

“Per la città e per il lavoro è stato un cambiamento enorme perchè la perdita della linea Lam Rossa che giungeva all’aeroporto ha modificato i rapporti con i cittadini diretti tra la vita lavorativa della città e l’aeroporto. Mi spiego meglio: tutti i turisti, studenti universitari, i lavoratori e le famiglie che vivevano via dell’Aeroporto non hanno più la possibilità di un movimento normale anche per le spese economiche, anche per il disagio della città, anche per gli studenti universitari le spese aumentano in quanto il servizio pubblico collegava direttamente l’aeroporto con la linea rossa con tutto il movimento della città con abbonamento mensile e annuale e per i costi delle famiglie, dove per i costi delle famiglie, visto la crisi, invece di venire incontro vanno in aumento le spese. Guarda il PisaMover, dove l’amministrazione comunale ha deciso di fare questo investimento recuperando il denaro per attuarlo tramite le leggi europee che poi ricadranno sulla città perchè al momento non stanno assolutamente realizzando i loro progetti anzi comporteranno un debito a lungo venire forse nemmeno troppo lontano. Rimarcherei maggiormente la perdita per quanto riguarda la Ctt nord, i lavoratori, dove perdono un grande flusso di utenza che viene spostata radicalmente sulla PisaMover dove un biglietto costava 1,20€ con la linea urbana Lam Rossa adesso il turista, lo studente universitario e il cittadino che deve fare una visita è costretto, quando arriva all’aeroporto, a andare sulla PisaMover e pagare un biglietto di 2,70€ costretti a fare certi movimenti che un servizio pubblico normale come esiste in tutte le città dovrebbe garantire. Il buon senso è venuto meno e ha avuto ragione il denaro.”