INTIFADA STUDENTESCA A PISA: INIZIA L’ACCAMPATA!

Condividiamo integralmente il comunicato di “Student per la palestina” sulla mobilitazione inziata questo pomeriggio di lunedì 13 maggio!

In data 13 Maggio 2024 è iniziata l’accampata ai giardini di Antichistica, Storia e
Filosofia, organizzata dallə studentə per la Palestina.
Da mesi, ormai, nella città di Pisa lə studentə lottano a sostegno della popolazione
palestinese, sottoposta al genocidio israeliano e a decenni di apartheid, e per la fine delle
complicità delle nostre istituzioni con quanto sta avvenendo. Oggi, le proteste
studentesche hanno assunto una scala e un rilievo globali, come hanno mostrato gli
accampamenti nei campus americani. I tentativi di reprimere la voce delle persone che
protestano per la Palestina non hanno avuto efficacia; oggi, ancora una volta, ci uniamo al
coro delle centinaia di manifestazioni sorte al fianco del popolo palestinese nelle
università di tutto il mondo.
Le università non si possono ritenere neutrali: esse svolgono un ruolo politico
fondamentale e oggi più che mai sono legate a doppio filo con la filiera bellica, oltre ad
avere rapporti diretti con le università israeliane, capisaldi dell’occupazione dei territori
palestinesi.
Alla luce di ciò, dell’uccisione indiscriminata di più di 35.000 palestinesi e della carestia
che sta colpendo oltre un milione e mezzo di persone messa in atto da Israele, chiediamo:

  • Che l’Università di Pisa, denunci fermamente l’aggressione militare israeliana
    contro la popolazione palestinese e il genocidio, che si esprima contro l’invasione
    di Rafah e si pronunci per la fine dell’apartheid e dell’occupazione israeliane, oltre
    a fornire aiuti umanitari con tutti i mezzi possibili alla popolazione palestinese e
    alla sua comunità accademica colpite;
  • La risoluzione immediata di tutti gli accordi universitari con atenei e aziende
    ubicate in Israele e il boicottaggio totale del sistema accademico israeliano;
  • La risoluzione di tutti gli accordi con aziende belliche e/o direttamente coinvolte
    negli scenari di occupazione in corso, come Leonardo S.p.a. ed Eni S.p.a.;
  • Al governo italiano, la risoluzione dell’Accordo bilaterale di Cooperazione nel
    campo della Ricerca e dello Sviluppo Industriale, Scientifico e T ecnologico del
    2000 tra Italia e Israele.
    Per noi accamparsi in università non è solo un gesto di protesta, ma una possibilità di
    riappropriarci dei nostri spazi ed aprirli a tuttə coloro che intendono riflettere e informare
    sul tema palestinese.
    Ora è il momento di prendere una decisione: liberiamo l’Università da logiche belliciste e
    coloniali, finché la Palestina non sarà libera!
    Rinnoviamo l’invito alla cittadinanza solidale e a tutta la comunità accademica e
    studentesca di passare all’accampamento, per parlare, fornire supporto politico e/o
    materiale, utilizzare insieme a noi ogni spazio della società per parlare e agire in
    solidarietà alla Palestina e allə studentə che si stanno mobilitando contro il genocidio
    attualmente in corso.
    Chiamiamo per domani mattina una conferenza stampa alle ore 12 presso i giardini della
    biblioteca di Antichistica.