LOTTA DURA PER LA CASA. PICCHETTO RINVIA LO SFRATTO DI UN MESE E MEZZO

FORZA PUBBLICA, FABBRO E PROPRIETARIO VOGLIONO LO SFRATTO: IL PICCHETTO LO RINVIA AL 21 MARZO. MA IL COMUNE DEVE DARE LE CASE VUOTE!

50 persone dalle 7 di mattina presidiano in Gagno l’alloggio della famiglia di Hicam. Con due figli, uno dei quali con gravi problemi di salute, lo sfratto esecutivo voluto dal Proprietario ha visto la determinazione popolare ottenere un rinvio di un mese e mezzo.

Il comune, nonostante la famiglia con tantissimealtre sia in attesa di alloggio popolare, non da risposta; il servizio sociale rinuncia al proprio ruolo di mediazione. “Le case vuote ci sono!” Così si grida dal picchetto.

A Sant’ermete il progetto di autorecupero delle case comunali abbandonate prosegue ma le istituzioni non danno ancora risposta! La mobilitazione è continuata presso gli uffici comunali delle politiche abitative e di apes. dopo due ore di presdio, l’Assessore alla casa insieme al direttore di Apes hanno incontrato una delegazione delle famiglie sotto sfratto. Le parole dei rappresentanti istituzionali hanno garantito il passaggio da casa a casa per i nuclei abitativi in graduatora di utilizo autirizzato in tempi utili per evitare i nuvi accessi degli sfratti esecutivi. in relazione al progetto di autorecupero di sant’ermete invece ancora nessuna risposta ufficiale ma l’impegno a dare un nuovo incontro  specifico in tempi utili per affrontare l’argomento. Di fronte a queste indicazioni, la Piattaforma Soluzioni Abitative continua a promuovere nuovi picchetti antisfratto, nuovi presidi ai servizi sociali, e nuovi appuntamenti di lavori di autorecupero degli alloggi comunali di sant’ermete. Il canale di dialogo è strettissimo e soprattutto dalle parole ai fatti quello che farà la differnza è la determinazione e la crescita del movimento di lotta per l’abitare.

Il dispiegamento di forze “reazionare” e l’aggressibità padronale vista in  queste mattine di presenza agli sfratti dimostra la crescita della tensione abitativa e l’avidità dei proprietari nel lucrare conn affitti pazzeschi su immobili fatiscenti. Le istituzioni comunali, anche con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, hanno tempi molto stretti per evitare la massificazione della lotta.

Di seguito il testo di convocazione del picchetto avvenuto stamani dove si racconta la conduzione di disagio abitativo provocato dalla malagestione sociale e dall’avidità prorpietaria.

 

con la presente siamo a comunicare l’ennesima situazione di sfratto esecutivo causata dall’assenza di risposte istituzionali all’emergenza abitativa, ed in particolare alla mancata risposta al progetto di auto-recupero presentata dalla comunità di quartiere di sant’ermete.
Lunedì 6 febbraio 2023, in via Marzabotto n. 2 nel quartiere di Gagno, si terrà il terzo accesso dell’ufficiale giudiziario nei confronti della famiglia Kaz, composta da padre, madre e due minori, di cui uno con il riconoscimento della 104. Il nucleo familiare è presente continuativamente da 5 mesi nelle graduatorie di utilizzo autorizzato per l’assegnazione di un alloggio in emergenza abitativa con 12punti tra le prime 5 posizioni. Nonostante ciò ad oggi nessuna proposta di assegnazione è stata formulata per il nucleo familiare.
Il nucleo è risultato ammesso al contributo per la morosità incolpevole per 2 volte ma la proprietà ha rifiutato la sottoscrizione di un nuovo contratto di locazione. Lo sfratto è stato convalidato per morosità, dopo che il datore di lavoro del nucleo familiare – che risulta essere anche il proprietario dell’alloggio locato alla famiglia – non ha versato stipendi e tfr al proprio dipendente.
L’alloggio locato risulta, come da perizia allegata, non conforme ai parametri del contratto di locazione agevolata redatto, sprovvisto dei requisiti minimi di abitabilità, non avendo caldaia (il nucleo è dal 2019 senza acqua calda) oltre che infiltrazioni e muffa sulle pareti.
Il nucleo si è presentato ad ogni appuntamento col servizio sociale al fine di indicare una soluzione abitativa dignitosa alternativa allo sfratto. Il servizio sociale ad oggi non ha avuto dall’ufficio casa alcuna comunicazione in merito ad alloggi da destinare al nucleo.
Questa famiglia ha preso parte alla formulazione del progetto di auto recupero degli alloggi comunali di sant’Ermete. In questi ultimi due mesi la comunità di quartiere di sant’Ermete ha ripetutamente segnalato alle istituzioni competenti la presenza di decine di alloggi disponili ad essere auto recuperati dalle famiglie in emergenza abitativa – come quella del signor Kaz.
Non abbiamo avuto alcuna comunicazione né sull’esito della richiesta da parte del consiglio comunale alla prefettura sulla sospensione della forza pubblica agli sfratti, né sul progetto di auto recupero degli alloggi di sant’Ermete.
Con la presente siamo a richiedere a tutte le istituzioni competenti di adoperarsi per evitare lo sfratto esecutivo di lunedì 6 febbraio e di avviare seriamente un confronto con la comunità di quartiere di sant’Ermete per valutare le modalità di assegnazione alla cooperativa di comunità degli alloggi in disuso da molti anni, molti dei quali già pronti, presenti nel quartiere di sant’Ermete, che non sono soggetti a demolizione.