Troppe case senza gente! Nuova azione di protesta verso l’affitto sociale

Un nuovo presidio delle famiglie in emergenza abitativa, e una nuova “inaugurazione” da parte della signora Maria, sindaco del popolo con tanto di fascia tricolore, che alcuni giorni fa già aveva simbolicamente tagliato il nastro e assegnato le case di Bulgarella ai Frati Bigi.

Questa volta nel mirino della contestazione si sono trovate le case di nuova costruzione nel quartiere San Marco, di proprietà della Galileo Costruzioni e della Cooper 2000; ancora una volta si tratta di edifici costruiti su terreni comunali ma messi in vendita o in affitto sostanzialmente a prezzo di mercato. Per questo oggi pomeriggio decine di persone hanno occupato per alcune ore l’atrio di una di queste palazzine e presidiato il piazzale di fronte distribuendo volantini. Quello che si chiede è che le nuove costruzioni dei grandi palazzinari e delle cooperative che hanno ricevuto agevolazioni dal Comune, siano messi in affitto tramite Agenzia Casa, e quindi ad affitto sociale. Questo permetterebbe di venire incontro alle necessità delle centinaia di persone escluse dall’ultimo bando ERP, che al momento sono condannate a continuare a pagare un affitto da rapina oppure rassegnarsi allo sfratto.

Dopo alcune ore di protesta un responsabile della Galileo si è recato presso la palazzina occupata; lì si è tenuto un primo confronto al termine del quale si è aperto uno spazio di trattativa sulla destinazione delle case. Le famiglie hanno quindi lasciato l’immobile, annunciando nuove mobilitazioni per far si che la tanto sbandierata Agenzia Casa diventi reale.

Come successe il 5 dicembre, anche oggi pomeriggio le famiglie si sono limitate a un’azione simbolica, tesa a dimostrare che le case disabitate nella città di Pisa sono tantissime, e per la maggior parte appartengono ai grandi costruttori della città. E’ evidente, però, che a fronte di un’emergenza sempre più drammatica e della mancanza di soluzioni da parte delle istituzioni, nei prossimi mesi il sindaco del popolo potrebbe essere costretto a inaugurare una nuova palazzina. Questa volta, però, per restarci davvero.

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