Sette arresti per le aste truccate delle vendite giudiziarie di Pisa

Una lobby trasversale quella che, almeno dal 2016, ha ripetutamente commesso un numero indefinito di reati nell’ambito delle vendite giudiziarie a Pisa. Turbative d’asta, corruzione in atti giudiziari, associazione a delinquere, peculato, e altre ancora sono le accuse verso sette persone, arrestate nella giornata di ieri.

Tra i nomi spiccano Roberto Bufo, giudice del tribunale di Pisa, attualmente in carcere, e Virgilio Luvisotti, che si trova ai domiciliari. Luvisotti è un nome noto dell’estrema destra pisana: un passato nella formazione neofascista dell’MSI prima e in Alleanza Nazionale poi, con un curriculum da consigliere comunale e regionale, attualmente direttore dell’Istituto ufficio vendite giudiziarie di Pisa e recentemente decorato Cavaliere al merito della Repubblica italiana.

Nelle cronache locali è invece passato più in sordina un altro degli arrestati: Luca Paglianti, architetto della Provincia di Pisa. Paglianti, attualmente ai domiciliari, è indagato, fra le altre cose, per una serie di perizie gonfiate; questa inchiesta potrebbe gettare tutta un’altra luce sull’operato del Paglianti che per la Provincia e il Comune di Pisa ha realizzato numerose perizie soprattutto in ambito di impiantistica sportiva.

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