Ospedale di Cisanello; dietro la maschera dell’eccellenza

La bomba d’acqua del 24 agosto ha provocato gravissimi disagi all’ospedale di Cisanello; nonostante l’Azienda Ospedaliera abbia provato a nascondere l’accaduto, i video e le foto dei corridoi e delle sale allagate e inutilizzabili si sono rapidamente diffusi. I problemi emersi con l’alluvione, tuttavia, sono solo la punta dell’iceberg; l’ospedale di Cisanello, che si vanta di essere un polo di eccellenza nazionale in ambito sanitario, nasconde tantissimi problemi. Ne abbiamo parlato con alcune lavoratrici delle pulizie, dipendenti della Sodexo, che detiene l’appalto di questo servizio in ospedale.

Le lavoratrici Sodexo nel 2011 furono protagoniste di una lunga e dura lotta, con cui riuscirono a scongiurare i licenziamenti che erano stati annunciati dalla loro azienda; adesso, a distanza di anni, la situazione non è certamente la più rosea.

Le lavoratrici delle pulizie, infatti, non sono messe assolutamente in condizione di svolgere al meglio la propria attività: innanzi tutto mancano i materiali, ad esempio spesso si è costretti ad usare gli stessi panni per più reparti, senza un’adeguata sanificazione. Inoltre la ditta non presta la giusta attenzione alla formazione dei dipendenti. La questione dell’igiene è fondamentale in un contesto ospedaliero, queste mancanze possono portare al diffondersi di infezioni e patologie molto gravi. Ma per le lavoratrici che provano a porre il problema o a richiedere maggior rispetto dei protocolli di sanificazione, scatta il ricatto del posto di lavoro. “Lavora in silenzio” “Arrangiati col materiale che hai” sono le risposte della ditta. Colpevole è anche l’Azienda Ospedaliera, che dovrebbe vigilare sul servizio effettuato dalle ditte esternalizzate; invece i responsabili della qualità del servizio non svolgono seriamente il loro lavoro da molto tempo, e le denunce delle lavoratrici, anche se presentate per iscritto all’Azienda Ospedaliera, non ottengono alcun effetto.

Per effettuare i lavori di pulizia in maniera decente servirebbe molto più personale; invece Sodexo pochi anni fa era addirittura intenzionata a licenziare!

I problemi di manutenzione e pulizia si sommano allo stato di un edificio che è progettato male, ed ecco che ad ogni pioggia parte dell’ospedale si allaga. L’alluvione del 24 agosto infatti è stata la più grave ma non era la prima volta che l’acqua arrecava danni, e di certo non sarà l’ultima. Ogni volta questo comporta gravi danni economici con uniformi, accessori e computer (o addirittura macchinari!) che devono essere buttati, e gravi rischi per chi lavora lì. Per non parlare dei disagi per i pazienti e per chi aveva prenotato una visita. Vi è un’intera sezione dell’ospedale, il cosiddetto piano -1, che ospita, fra le altre cose, le dialisi, che si trova sottoterra e rischia di allagarsi ad ogni pioggia forte.

Tutte queste problematiche si aggiungono ai quotidiani rischi delle lavoratrici delle pulizie (pungersi con un ago, contrarre infezioni…) e ad una vergognosa organizzazione del lavoro (a causa dei turni spezzati a volte ci si trova a dover star fuori casa dodici ore per lavorarne solo sei, togliendo tempo alla famiglia e ai figli), andando a dipingere una situazione veramente insostenibile.

Ma il problema delle pulizie non riguarda solo queste lavoratrici; è invece un problema per tutto il personale sanitario – medici, infermieri, oss – e per gli utenti che avrebbero diritto ad un servizio migliore possibile.

E’ necessario prendere atto della distruzione in corso della sanità pubblica, e adoperarsi insieme per pretendere un lavoro e un servizio di qualità.

INFEZIONI

Molti pazienti in ospedale contraggono ulteriori infezioni; un problema in crescita è quello della klepsiella, batterio intestinale che si diffonde facilmente tra persone con basse difese immunitarie. Ultimamente è emerso alla cronaca anche un enorme contagio di scabbia.

Per prevenire questi avvenimenti servirebbe una maggior cura dell’igiene, ma i lavoratori delle pulizie non sono messi in condizione di operare decentemente, e l’Azienda Ospedaliera non esegue alcun tipo di controllo o supervisione.

SICUREZZA

Il problema della sicurezza sul lavoro riguarda tutti gli aspetti dell’ospedale di Cisanello. Risale al giugno scorso il tragico avvenimento della morte di un autista di una navetta del servizio di trasporto interno dell’ospedale, in seguito al ribaltamento del mezzo. Anche se è stato detto che la causa dell’incidente è stato un malore dell’autista, i dubbi restano tanti. L’uomo era dipendente della ditta “Angiolino” della provincia di Napoli, che aveva vinto l’appalto per questo servizio; come altri suoi colleghi era spesso sottoposto a turni e straordinari massacranti.

PARCHEGGIO

Quello del parcheggio è un altro problema sia per gli utenti dell’ospedale che per i lavoratori. Nel progetto iniziale doveva essere tutto gratuito, invece è stato deciso di mettere a pagamento il parcheggio vicino all’ospedale, lasciando quello gratuito lontano. Adesso gira voce che anche l’altro parcheggio rischi di diventare a pagamento. I dipendenti dell’Azienda Ospedaliera hanno il posto auto, ma non i dipendenti delle ditte esternalizzate: questo vuol dire che ci sono tantissimi lavoratori dell’ospedale che devono parcheggiare lontano e raggiungere il proprio posto di lavoro con la navetta (o a piedi), oppure pagare il parcheggio per l’intera giornata.

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